"Numero 08 ABSTRACT"
"Numero 06 ABSTRACT"
FILO FORME anno 3 n. 7
Tessuti per libri
Maria Beatrice Bertone (pag. 3)
Il tessuto operato creato appositamente per legature di libri è oggetto di analisi dei motivi e del tipo di decorazione nel panorama della produzione tessile settecentesca. Chiarendo le tipologie stilistiche affinate di significati e riferimenti con i testi stampati, si giunge a comprendere che tali tessuti sono unici, prodotti singolarmente per un solo oggetto, a cui conferisce attributi di raffinatezza e preziosità. Nell’indagine dei manufatti, presumibilmente prodotti in area vicentina, emerge un aspetto di singolarità produttiva legata ai setifici locali ai fini commerciali e pubblicitari.
“Al merito peculiarissimo” e “impareggiabile”. Le stampe su tessuto della Biblioteca Civica di Verona
Stefano Franzo (pag. 8)
Rinvenuto nelle raccolte di fogli volanti della Biblioteca Civica di Verona è un nucleo di 27 stampe eseguite su tessuto e databili fra gli anni Quaranta del XVIII secolo e gli anni Quaranta del XIX (10 sono le stampe settecentesche, 15 le ottocentesche, mentre 2 non presentano alcuna datazione). Tali reperti tessili, che presentano differenti stati di conservazione, evidenziano una tipologia singolare, dovuta alla natura del supporto, all’interno della tradizione dei componimenti celebrativi ed encomiastici, per nozze o altro ancora, che diffusione ebbero anche nell’Ottocento. I manufatti, di qualità diversa e usciti dai torchi di differenti stampatori, sono ornati di decorazioni a stampa e talvolta di ricami, applicazioni di nastri di raso e pagliette, che paiono evidenziare una certa ricercatezza di effetti estetici.
Stoffe nuove per abiti di lusso. Le fibre chimiche e la moda
Stefania Portinari (pag. 16)
La moda del Novecento e le nuove fibre chimiche: stoffe nate dall’industria e dalla tecnologia che ben presto osano conformarsi in abiti da sogno disegnati dai migliori atelier mondiali. Nel rintracciare i fondamenti storici del connubio tra grandi imprese e stilisti, tra cultura e propaganda, si delineanono la storia economica del periodo e i sogni di un’alta società destinata a divenire sempre meno elitaria. L’epopea delle fibre create dall’uomo, che si affermano nel primo dopoguerra come genere economico a larga diffusione, diviene ben presto lo specchio dell’anelito delle masse verso il possesso della bellezza e dell’impossibile tentativo degli happy few di mantenere i propri privilegi attraverso la presentazione di modelli d’abiti realizzati in fibre artificiali ma di splendida e inarrivabile perfezione. I nomi curiosi dei filati, dal merinova all’acetato, dal cupro al rayon, costellano di stranezze gli “ingredienti” delle nuove stoffe e dettano il progresso inarrestabile verso la modernità, dalle sale delle sfilate di Palazzo Grassi negli anni Cinquanta ai nostri tessuti di oggi.
La catalogazione dei tessili e la banca dati del Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali della Regione Friuli Venezia Giulia
Michele Villotta (pag. 21)
La catalogazione come forma e strumento di conoscenza del tessuto nell’ambito del patrimonio storico-artistico del Friuli Venezia Giulia. Un breve excursus nei metodi di indagine applicati alla catalogazione attraverso i nuovi apporti informatici, finalizzati a disporre di dati e immagini più aggiornati e specifici. Presentazione di una scheda “tipo”, contenente anche uno specifico allegato tessile per qualsiasi genere di oggetto costituito da tessuto che viene catalogato.