Utopia concreta. Pensiero utopico e ideologia in Niccolò Machiavelli e Tommaso Campanella
€ 15,00
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È uso consolidato porre a confronto Niccolò Machiavelli e Tommaso Campanella contrapponendo il mero realismo dell’uno e l’astratto utopismo dell’altro. Tuttavia, alla base di questo confronto così impostato vi è un grave errore: infatti, di solito, non si tiene conto del fatto che entrambi pensano storicamente la profonda crisi che stava attraversando l’Italia del loro tempo. Il risultato di questo fuorviamento è che si fa di Machiavelli un mero scienziato che, con Il Principe, avrebbe scritto un trattato buono per tutti i tempi e per tutte le situazioni. Campanella, invece, non sarebbe altro che un astratto utopista totalmente disincarnato rispetto al suo tempo.
In realtà, a rigore, il Segretario fiorentino e lo Stilese hanno in comune davvero molto se si considera il fatto che entrambi i loro capolavori filosofico-politici – Il Principe e La Città del Sole – rispecchiano la crisi della loro epoca e, allo stesso tempo, cercano di risolverla con la proposta di una terapia. Il presente saggio è una rilettura del pensiero di Machiavelli e Campanella, accomunati per il fatto di essere grandi utopisti che pensano storicamente il loro tempo.
Prefazione di Andrea Tagliapietra.
Postfazione di Diego Fusaro.
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Corrado Claverini (Orvieto, 1989) è dottorando in Storia delle idee, Metafisica ed Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, è membro e segretario scientifico del Centro di Ricerca Interdisciplinare di Storia delle Idee (CRISI) e fa parte della redazione del “Giornale Critico di Storia delle Idee”. Allievo di Andrea Tagliapietra e Diego Fusaro, si occupa della tradizione filosofica italiana, del pensiero utopico e apocalittico, del tema della temporalità e della storicità e della “posterità spirituale” di Gioacchino da Fiore. Ha pubblicato Tommaso Campanella e Gioacchino da Fiore. “Riaprire il conflitto” a partire dal pensiero utopico e apocalittico (“Giornale Critico di Storia delle Idee” 11, 2014) e ha curato T. Campanella, Sulla magia (Alboversorio, Milano 2014)