I pigmenti dell’800
€ 20,00
Autore | |
---|---|
Lingua | |
Formato di stampa | |
Numero pagine | |
ISBN | |
Collana | |
Anno | 2022 |
€ 20,00
Autore | |
---|---|
Lingua | |
Formato di stampa | |
Numero pagine | |
ISBN | |
Collana | |
Anno | 2022 |
L’Ottocento è stato senza dubbio il secolo più importante per lo sviluppo del colore come lo conosciamo oggi. Con i primi, incerti, passi della chimica moderna compaiono alcuni pigmenti destinati a imporsi negli atelier degli artisti, per arrivare fino a noi: cobalto, cromo, zinco e cadmio sono i nuovi elementi che andranno a riempire le tavolozze, tra una diffidente cautela e una entusiastica adozione.
L’affinamento dei metodi di sintesi e la complessità nella composizione dei colori, con le parallele progressioni dello sviluppo tecnologico e quello commerciale, porteranno alla quasi totale scomparsa della conoscenza dei materiali da parte dei loro utilizzatori finali, ossia gli artisti, lasciando anche spazio ad adulterazioni e formulazioni fallimentari. I pigmenti della tradizione verranno ripresentati in forma più pura, mentre alcuni pericolosi protagonisti, come il bianco di piombo e i verdi arseniosi, continueranno a mietere vittime in attesa delle normative sulla sicurezza del secolo successivo.
Si tratterà di un difficile viaggio tra i trionfi della scienza, celebrata dalle esposizioni universali, le correnti artistiche alla ricerca di nuove rese del colore, e le sperimentazioni rese possibili dagli avanzamenti tecnologici, ma nascoste dietro le barriere dei segreti industriali. Un viaggio che richiede come sempre un minimo di spirito d’avventura e di curiosità nei confronti dell’ignoto.
Autore | |
---|---|
Lingua | |
Formato di stampa | |
Numero pagine | |
ISBN | |
Collana | |
Anno | 2022 |
Leonardo Borgioli si è laureato in chimica a Firenze, con una tesi sulle microemulsioni applicate agli affreschi della Cappella Brancacci, nella Chiesa del Carmine. Ha lavorato come ricercatore presso la Syremont per poi approdare all’esperienza di docenza e di assistenza tecnica per i prodotti, sempre nel settore del restauro. È responsabile dell’ufficio tecnico-scientifico di C.T.S. Srl