Conservazione vs Innovazione. L’inserimento di elementi tecnologici in contesti storici

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Può un ‘contesto storico’ entrare in rapporto dialettico tra le ragioni della sua conservazione e le esigenze pratiche per soddisfare le necessità del nostro tempo? Il problema è particolarmente difficile da affrontare per via della estraneità degli elementi tecnologici e di alcune loro finalità rispetto a strutture che in origine ne erano prive. Esso non è solamente materia tecnologica, ma rappresenta un aspetto rilevante nell’ambito della loro tutela e valorizzazione dal punto di vista culturale, teorico e pratico. La complessità del tema rappresenta per il progettista una sfida.

Con il suggerimento di un percorso metodologico fondamentale per l’elaborazione di un progetto rivolto al miglioramento e/o all’inserimento degli ‘elementi tecnologici’ (impianti storici, sistemi d’illuminazione, sicurezza antincendio, efficienza energetica e microclima, dispositivi di collegamento verticale in edifici e in ambiti urbani e paesaggistici) si vuole solo indicare la strada verso la ‘buona’ architettura rivolgendosi a tutti gli operatori coinvolti. Per questo motivo è importante affiancare alla mera prassi operativa, un corretto approccio culturale al fine di definire un progetto di qualità.

È un testo per architetti, ingegneri, professionisti del mondo del restauro e manutenzione dei beni culturali

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Daniela Concas, architetto specialista in Restauro dei Monumenti, master in Restauro, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali della Chiesa e PhD in Restauro dell’Architettura. Già docente incaricato di Restauro Urbano e Restauro dell’Architettura e relatore/correlatore di tesi di laurea presso la Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, dove collabora al Laboratorio di Restauro dei Monumenti e alla Scuola di Specializzazione in Restauro dei Beni architettonici e del Paesaggio. Docente incaricato della Conoscenza dei Beni Culturali Edificati presso il Master Asset, Property & Facility Management. Svolge ricerche sul restauro e riuso del patrimonio architettonico, in particolare degli edifici religiosi e fortificati. Autrice di contributi inerenti allo stato di conservazione delle architetture storiche e all’analisi dei dissesti statici con proposte d’intervento, al rinnovamento liturgico post Concilio Vaticano II, all’inserimento d’impianti tecnologici, al superamento delle barriere architettoniche e alla legislazione in materia di tutela. Membro della Redazione della rivista “Progetto Restauro” (ed. il prato). Esercita l’attività professionale nel campo dei beni culturali.