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La scultura in lega di rame è una forma di espressione artistica nata grazie alla scoperta delle leghe metalliche in epoca preistorica e impiegata ancora oggi.
I materiali e le tecniche coinvolti sono numerosi, così come le epoche e i contesti geografici e culturali che questo linguaggio ha attraversato. La scultura in bronzo è infatti il prodotto di un procedimento artistico complesso: ogni fase ramifica il quadro delle variabili portando alla creazione di prodotti anche molto distanti tra loro. I risultati sono diverse forme della materia o differenti effetti delle superfici metalliche, e sono fortemente legati alle caratteristiche dei materiali – scelti o a disposizione –, ai contesti produttivi e alle relative soluzioni tecniche adottate, ma anche alle diverse competenze operative. Alcune scelte tecniche influenzano infine quelle condotte in occasione degli interventi di restauro.
La comprensione “a tutto tondo” di questi oggetti d’arte richiede pertanto l’osservazione da diversi punti di vista e la collaborazione tra differenti professionalità, tese alla ricerca di un vocabolario accessibile e condiviso.
L’idea del convegno Dialoghi sulla scultura in bronzo: materiali, tecniche e vocabolario in programma per aprile-maggio 2023 nasce dunque dalla volontà di creare un’occasione di confronto e dialogo tra le tante realtà coinvolte nelle fasi di realizzazione, studio e restauro di questi manufatti.
Il convegno punta a coinvolgere diversi esperti del settore per fornire una panoramica sulla fusione artistica a cera persa nel corso della storia, dall’antichità alla contemporaneità in area europea, andando a trattare e approfondire gli aspetti produttivi delle diverse fasi di realizzazione di manufatti in lega di rame.
La call for abstract è rivolta a un pubblico il più possibile eterogeneo, comprendente artigiani, operatori di fonderia, archeologi, storici dell’arte, restauratori e diagnosti, interessati a raccontare la propria personale esperienza in pieno spirito di condivisione. Ciascun argomento proposto potrà, infatti, essere affrontato da più punti di vista e trattato secondo la specificità delle diverse professionalità chiamate a partecipare. Poiché, come è noto, il settore della conservazione dei metalli risulta particolarmente sfornito di strumenti terminologici normati e condivisi, s’intende porre particolare attenzione al glossario tecnico adottato in fonderia, e al vocabolario usato in diversi ambiti accademici.
Malgrado la possibile attinenza a temi trattati in altre sessioni, è richiesto agli interessati di presentare il proprio abstract indicando con chiarezza l’argomento principale oggetto del loro approfondimento. Per ogni argomento saranno selezionate al massimo tre proposte, per un totale di dodici contributi. Il programma del convegno sarà articolato in due giornate da sei presentazioni ciascuna.
Ai professionisti interessati è richiesta la redazione di un documento (vedi il MODELLO ALLEGATO) da inviare tramite email all’indirizzo teresa.bruni@yahoo.it. Tale documento dovrà comprendere:
Il termine massimo per l’invio degli abstract è fissato entro la mezzanotte del 25 novembre 2022.
25 novembre 2022 | Scadenza termini per l’invio dell’abstract |
16 gennaio 2023 | Selezione delle proposte e comunicazione agli autori |
20 marzo 2023 | Invio della proposta definitiva |
20 e 21 aprile 2023 | Convegno online (due giornate) |
Ricordiamo che questa è una call for abstract per partecipare come relatori al convegno online che si terrà il 20 e 21 aprile (iscrizione: 100 euro Iva inclusa; 50 euro per gli studenti, gratuito per i relatori) le cui specifiche verranno pubblicate una volta chiusa la call.
Maria Baruffetti, Teresa Bruni, Alessandro Ervas, Alessandro Pacini
Coordinamento: Il Prato
Maria Baruffetti, restauratrice presso il Settore Bronzi e Armi Antiche dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha recentemente concluso il proprio dottorato di ricerca con una tesi specificatamente rivolta alla progettazione di un glossario sulla scultura in bronzo, considerandone gli aspetti produttivi e quelli collegati agli interventi di conservazione, con particolare riferimento a quello che potrebbe considerarsi il corpus di testi base per tracciare la storia del restauro dei metalli nel territorio toscano.
Teresa Bruni è attualmente assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nell’ambito del progetto AnaGBar-COMAST; dopo aver concluso il corso di laurea triennale in Diagnostica e materiali per la conservazione e il restauro e quello magistrale in Scienze e materiali per la conservazione e il restauro presso l’Università degli Studi di Firenze, ha lavorato come tirocinante presso la Fonderia Artistica Art’ù di Gaetano Salmista.
Alessandro Ervas diplomato Maestro d’Arte in Arte dei Metalli ed Oreficeria, raccoglie l’esperienza di famiglia. Si è formato frequentando corsi universitari e lavorando con artigiani, restauratori ed artisti. Come restauratore lavora in proprio nel campo del restauro e della conservazione dei metalli, delle ricostruzioni museali e dell’archeometallurgia con particolare specializzazione nella leghe di rame e del ferro. È professore a contratto all’Università di Bologna e tiene corsi per la Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure.
Alessandro Pacini, orafo specializzato in archeometallurgia, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze nel 1997 con una tesi in storia dell’oreficeria. Dal 1998 al 2006 ha diretto con Edilberto Formigli i seminari di archeometallurgia di Murlo (Siena). Dal 2011 è docente incaricato presso la Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Ha partecipato come relatore a convegni internazionali di archeometallurgia e pubblicato vari articoli in pubblicazioni del settore.
Al convegno seguirà la proposta di un seminario pratico di approfondimento sulla fusione in bronzo che verrà curato dalla medesima commissione, la cui realizzazione è prevista per il prossimo autunno 2023.
La compilazione del modulo con la manifestazione di interesse è importante ai fini della previsione del numero di partecipanti, ma non è vincolante.