Le tecnologie digitali al servizio della conservazione. Dall’integrazione scultorea al restauro virtuale
€ 4,99
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L’Italia è stata per decenni, se non per secoli, la patria del restauro e della conservazione.
Un ambito frizzante, ricco di idee e di personalità eccellenti per ingegno, abilità manuali e lungimiranza. Questo libro raccoglie gli atti del convegno, tenutosi a Vicenza il 19 marzo 2016, che si è proposto come un’occasione di aggiornamento e di rinvigorimento del settore, offrendo nuovi spunti per riportare l’Italia al centro dell’odierno dialogo internazionale in tema di conservazione.
Ciascuno può constatare l’innegabile effetto delle tecnologie digitali sulla quotidianità. Che si legga il giornale attraverso il proprio cellulare, si utilizzi un social network per comunicare o si impieghi un software per redarre o modificare un documento, l’ausilio del vettore informatico e di quello tecnologico sono diventati pressoché indispensabili.
L’arte, che da sempre è pioniera e promulgatrice di materiali e strumenti innovativi, non è rimasta a osservare ed è entrata a far parte di questo spazio di sperimentazione.
Lo stesso vale per la conservazione, anch’essa in continuo mutamento, la quale non solo impiega ma innova gli strumenti digitali presenti sul mercato. Se da un lato questi strumenti propongono nuove soluzioni e offrono opportunità, dall’altro introducono interrogativi e timori.
Per queste ragioni, questi atti, frutto di quella giornata seminariale, vogliono fornire una essenziale introduzione alle tecnologie digitali applicate ai beni culturali e alla conservazione.
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Annalisa Colombo è tecnico del restauro di dipinti su tela e Ph.D in Nanostrutture e Nanotecnologie, conseguito presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Grazie alla sua formazione come restauratrice, la maggior parte dei suoi studi accademici sono stati dedicati alla ricerca e sviluppo di nuovi materiali per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Dal 2015 è ricercatore di inchiostri e film sottili presso la società Epta Inks S.p.A.
Valentina Perzolla ha conseguito una laurea triennale in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (Università degli Studi di Firenze) e una laurea magistrale in Scienze per i Beni Culturali (Università degli Studi di Torino), coltivando un interesse costante per i polimeri e per le tecniche di diagnosi volte allo studio dei manufatti artistici. Attualmente vive in Gran Bretagna dove sta concludendo un dottorato di ricerca con un progetto interdisciplinare incentrato sullo studio del degrado e la conservazione preventiva di cuoio e derivati -tessuti rivestiti con materiali polimerici- di recente manifattura (School of Design, University of Leeds). Negli anni ha inoltre svolto attività di restauro su legno e supporti polimerici.