Il problema del politico. Saggio su Hegel e Schmitt
€ 18,00
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La civiltà occidentale, volenti o nolenti, è la civiltà globale: globali sono le sue massime creazioni della tecno-scienza, del capitalismo, del diritto e della politica.
Tutto il mondo, certamente con diverse intensità, non può prescindere, restio o meno, poco conta, dal pensare secondo la prassi del diritto internazionale, dal ragionare nei termini di libertà ed eguaglianza, dall’impresa economica e dallo sviluppo tecnologico.
In tale dominio questa civiltà si è compiuta, ha estrinsecato la massima potenzialità del suo λóγος, ha consegnato al mondo la sua eredità, si è inserita in ogni forma culturale presente sul pianeta mutandola essenzialmente.
Non ha alcun senso parlare di globalizzazione se non nei termini di una occidentalizzazione del globo – dall’Europa all’America e da qui al resto del mondo.
Prefazione di Vincenzo Vitiello.
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Edoardo Dallari (Reggio Emilia, 1993) è dottore in filosofia ed è allievo di Massimo Cacciari e Vincenzo Vitiello. Si occupa dell’analisi dei rapporti che intercorrono, all’interno del pensiero occidentale, tra metafisica, teologia e politica, con un occhio di riguardo alle dinamiche della globalizzazione odierna.
Dopo essersi concentrato sul pensiero antico ne “Il pòlemos dell’ordine. Platone e Agostino: èros e libido dominandi” (Aracne, 2015), affronta in questo volume un possibile cammino all’interno della Modernità studiando il pensiero di Hegel e Schmitt.